Inizio la recensione dicendo che non mi aspettavo assolutamente nulla da quest'anime, semplicemente gli ho voluto dare una possibilità nonostante dalla trama e dai primi minuti della storia mi è sembrato qualcosa di visto e rivisto, sempre la solita solfa con nulla di nuovo, il solito ecchi con dei combattimenti fantasy. In quei pochi minuti iniziali ho anche visto, però, come l'autore ha deciso di sviluppare il rapporto tra persone e spiriti, cosa che mi è parsa simpatica, così ho deciso di guardare i primi episodi. Durante questi primi episodi ho però scoperto che l'anime non era affatto come sembrava all'inizio, il fattore ecchi è presente, ma sempre sotto una sfumatura comica, mentre la trama principale si sviluppa su un passato sconosciuto e su un leggero sentimentalismo (il solito harem in cui tutte si innamorano di lui, ma non banale, come spesso accade). E' proprio il voler scoprire cosa ci sta sotto, cos'è successo prima dell'inizio della storia, che porta lo spettatore a guardare un episodio dopo l'altro e ad alzare il livello dell'anime rendendolo molto interessante, vi spoilero però la grande pecca dell'anime, la serie si conclude dando varie informazioni sul tanto intrigante "passato" ma senza svelarlo affatto, lasciando, come spesso accade, tutto nelle mani di una seconda serie. Adesso la domanda è sempre quella, uscirà questa seconda serie? L'anime è tratto da una light novel ancora in corso, per cui non resta che incrociare le dita e sperare in un buon lavoro che porti ad una seconda serie.

Trama rielaborata: Uno studente di nome Subaru Natsuki, un appassionato di manga ed mmorpg, uscendo da un combini si sente stranamente disorientato e dopo qualche istante si rende conto di trovarsi in un altro mondo. E' circondato da umanoidi e per le strade dei carri vengono trainati da draghi, è fantastico, ha abbandonato la sua patetica vita e può finalmente ricominciare da zero, chissà quali straordinarie capacità ha acquisito, quali magie sarà in grado di lanciare... Ben presto capisce che i suoi desideri non potevano essere più lontani dalla realtà, la verità è che non aveva nulla con sé se non un pacco di patatine, una confezione di noodles e un cellulare (che ovviamente non prendeva), non conosceva la città in cui si trovava e non riusciva neanche a leggere quella strana lingua. La sua avventura è però ricca di avvenimenti, infatti durante la sua prima giornata nel nuovo mondo viene picchiato, viene salvato, si innamora e muore. Sarà proprio dopo la sua morte che scoprirà di quale "grande capacità" gli è stato fatto dono, il ragazzo al momento della sua morte torna indietro nel tempo, un gran bel dono, se non significasse dover soffrire e morire ben più di una volta, veder morire nei più disparati modi le persone cui si tiene, rischiare di impazzire per il fardello che ci si porta dietro, soprattutto perché non può parlarne con nessuno, più che una capacità è una maledizione che ha qualcosa a che fare con Satella, la strega che tutti temono in quello strano mondo.

In generale un anime spettacolare, al momento sufficientemente longevo (una serie da 25 episodi), che potrebbe dimostrarsi, a parer mio, uno dei migliori anime degli ultimi anni. L'anime ha un ottima grafica, ma fortunatamente non si concentra sul perdere tempo a far vedere chissà quali effetti speciali fighissimi del tipo "guarda quanto sono fighi i miei fendenti di spada tutti sbrilluccicosi che sto lanciando contro il nemico..." e passa un episodio così, no, fortunatamente non accade. Re: Zero si basa invece su una storia dalla trama avvincente e misteriosa, ancora tutta da svelare (motivo per cui non rientra ancora tra i migliori anime che io abbia visto, magari poi se ne escono con qualche bestialità assurda che ti fa desiderare di non aver mai visto quell'ultima serie perché sono molto meglio i finali che hai immaginato tu), arricchita da un mix di sentimentalismo (sotto varie sfaccettature, dai vari tipi di sentimenti amorosi, ai complessi sull'amicizia e la rivalità) e azione. Ho letteralmente divorato questa serie non solo per il raro "voglio vedere come va a finire questa figata", ma per il modo assurdo in cui l'anime alterna momenti di leggerezza a momenti veramente profondi, riuscendo in qualche stranissimo modo a non farli pesare (e non momenti profondi per dire, minuti che fanno riflettere molto, sulla propria vita, riflessioni che normalmente farebbero andare in uno stato di introspezione che potrebbe facilmente portare alla depressione, ma l'anime riesce a non far pesare assolutamente nulla, davvero, touché). Anime che potrebbe facilmente raggiungere il mio 10, tutta questione di come andrà a svolgersi la prossima serie (sperando esca).