Ennesimo fate, di cosa si tratta questa volta? Beh, l'ambientazione di sottofondo è sempre la stessa,la fatidica guerra del Santo Graal, ma c'è qualcosa di diverso questa volta, tutto ciò che riguarda questa guerra ha un qualcosa di strano, a partire dal fatto che il giudice non è riuscito a giungere sulla terra col suo "corpo" ed ha pertanto dovuto chiedere ad una persona di farsi "possedere". Altra peculiarità di questo fate è il fatto che il protagonista non sarà uno dei partecipanti alla guerra, bensì un semplice omuncolo. Grafica e combattimenti al solito fantastici, storia molto interessante ed immancabile finale troncato (eh si, se non volete inveire vi converrà attendere una probabile(?) seconda serie). Consigliato dal vostro alphachetto di fiducia.

Anime davvero interessante, sempre. L'impatto con questa serie è un pò brusco, si parte con un opening non molto bella, forse addirittura fastidiosa, e si prosegue con una grafica davvero bella, al punto da portarci a continuare a guardarlo nonostante non si capisca effettivamente come sia combinato l'anime. Nel corso degli episodi si assiste ad una serie di scene tenerissime, miste a scene no sense, scene comiche, scene "fastidiose" e scene particolari, pertanto l'anime potrebbe essere visto come una bella serie, leggera, comica e piacevole da guardare, con una trama carina. Ad un certo punto però vi è un brusco cambiamento, ritrovandosi dinnanzi a 2-3 episodi quasi a sé stanti, ognuno col suo stile, ma il vero cambiamento avviene durante gli ultimi 2 episodi, quando quest'anime riesce a mettere in dubbio tutto ciò che si è visto sino a quel momento e tutto ciò che in generale ci circonda, per cui, dopo averlo, purtroppo (mi sarei aspettato qualche altro episodio dato come termina), terminato, posso dire di aver visto davvero un bell'anime. Per quanto riguarda le fastidiosissime canzoncine (più che altro opening ed ending), a forza di ascoltarle si capisce che sono perfette per quest'anime e si finisce per amarle, già mi mancano... Ah, e senza dimenticare il fatto che hanno un senso (non da sottovalutare date le canzoni totalmente a random di moltissimi anime).

Consigliato per chiunque voglia una bella ventata di tenerezza.

Ao no Exorcist: Kyoto Fujouou-hen è la seconda serie di Ao no Exorcist. La prima cosa da considerare riguardo questa serie è il fatto che riprende le vicende del manga (dalla quale la prima serie si era distaccata), pertanto la storia riprende più o meno dall'episodio 17 della prima serie (consiglio di guardare fino all'episodio 17 prima di iniziare la seconda serie, nella quale si avranno già delle discordanze, che non sono però eccessive). La serie riprende comunque il ritmo della prima, senza peggiorare in alcun modo, aggiungendo informazioni sul carattere e la storia dei personaggi ed un ambientazione a mio parere davvero stimolante. La storia in sé non è delle migliori, gli eventi che accadono sembrano quasi una side-story, essenziale però per la crescita dei personaggi.

In conclusione un anime sicuramente consigliato, sconsiglio invece di vedere gli episodi dal 18 in poi della prima serie, dato che potrebbero anche risultare molto interessanti ma si discostano totalmente dalla storia originale.

Busou Shoujo Machiavellianism è un harem davvero mediocre. Si tratta della solita storia "Tizio si ritrova in una scuola nella quale vi sono tutte ragazze che inizialmente gli sono avverse per poi innamorarsi una ad una di lui", storia vista e rivista che però può ancora risultare interessante se contornata da una buona storia. Non è questo però il caso, la storia è praticamente insesistente, la serie segue infatti una trama che ricorda i giochi arcade "completa questi livelli, nell'ordine che preferisci, per passare al capitolo successivo", composta da un singolo capitolo e nella quale "superare un livello" consiste nel combattere/far innamorare una ragazza, per infine giungere alla battaglia finale contro il boss. Per quanto amante del genere mi ritrovo pertanto a criticarlo e sconsigliarlo, un anime che avrebbe potuto tranquillamente non prendere mai "vita".

Alice To Zouroku, da dove iniziare? Si tratta di una serie davvero carina, della quale è interessante sia seguire lo svolgersi degli eventi, sia scoprire il mistero che aleggia attorno ai "poteri" che alcune persone si ritrovano ad avere. E' un anime molto fluido che alterna tematiche un pò più pesanti del normale a scene pucciose e divertenti, che strappano qualche sorriso. Gli eventi sono affrontati in modo tale da far divenire l'anime anche una sorta di psicologico, dando l'occasione di riflettere su tematiche affatto banali.

Una serie in grado di intrattenere più o meno ogni tipo di spettatore, una visione soft davvero gradevole, magari per spezzare il ritmo da qualcosa di più "serio".

DRAMAtical Murder è un anime con un ambientazione fantascientifica che ambisce ad essere uno psicologico ed un action, tentativo fallito miseramente dato che seppur possa essere abbastanza interessante dal punto di vista psicologico, i protagonisti creano dei legami tra loro in modo eccessivamente surreale, nessuno rischia la vita per qualcuno che non solo non si conosce ma che sembra persino sospetto. Questi legami sono ovviamente stati ideati per l'elemento Shonen Ai e vengono "giustificati" da alcuni eventi della storia, ciò non toglie però che siano rapporti eccessivamente forzati, che risultano sgradevoli. Pietoso l'elemento action, dato che le scene di combattimento risultano solamente ridicole e assolutamente prive d'azione.

In conclusione un anime indirizzato ad un pubblico femminile (o comunque avente attrazione per personaggi di sesso maschile), di discreta qualità, sicuramente sconsigliato a chi si aspetta anche un minimo d'azione, si tratta di una serie prettamente psicologica.

Trama: Kazuto Kirigaya è un amante di VRMMORPG (videogiochi di ruolo a realtà aumentata) e proprio per questa ragione è già pronto ad indossare il NerveGear (apparecchio in grado di "catturare" i movimenti del corpo per mandarli al proprio avatar all'interno del videogame) al momento del lancio di Sword Art Online. Le cose non vanno però come previsto, poiché i giocatori vengono "intrappolati" nel gioco dal creatore di quest'ultimo, poiché all'interno del NerveGear è presente un dispositivo in grado di uccidere il giocatore nel caso in cui morisse nel gioco o nel caso in cui qualcuno tentasse di rimuovere il NerveGear. inizia così una strabiliante avventura.

Premessa:Ed eccomi a recensire, finalmente, quest'anime. Ovviamente l'avevo già visto, diversi anni or sono, e proprio per questa ragione, essendo uno dei primi anime che ho visto, non mi sembrava corretta una recensione dettata dai ricordi, soprattutto dopo tutte le critiche che ho sentito contro quest'anime durante tutti questi anni. Ebbene, adesso, avendolo rivisto dopo qualche altro centinaio di anime, sono in grado di dire, senza più alcun sospetto, che coloro che hanno criticato quest'anime non ne capiscono un tubo di anime. Il mio giudizio non è peraltro soggettivo, è oggettivo. Quest'anime è uno dei must del suo genere, pertanto se lo critichi sei semplicemente un ignorante che ha guardato quest'anime attribuendogli generi che non sono i suoi e pertanto, guardando un anime di un genere che non piace, è normale che l'anime non piaccia.

Recensione:Dopo questa premessa, a parer mio doverosa, che genere di anime è Sword Art Online? Non è semplice da dire, l'elemento principale dell'anime credo sia il tentativo di far immedesimare lo spettatore nella storia, chiaro sin dall'inizio della storia, quando l'inquadratura è tale da far "credere" che sia proprio lo spettatore ad indossare il NerveGear. L'ambientazione potrebbe trarre in inganno, a parer mio infatti non si tratta di un ambientazione fantasy, ma proprio di un ambientazione "MMORPG", con un atmosfera in un certo qual modo "apocalittica", dato il fatto che i protagonisti rischiano continuamente la propria vita, sia "in gioco" che nella realtà, dato che non sanno cosa avviene al loro corpo nel mondo reale. Tenendo conto di tutto ciò l'anime, che a primo impatto potrebbe apparire un fantasy, assume così aspetti totalmente differenti dettati dallo sfocato confine tra realtà e gioco, divenendo così uno psicologico, un thriller, un sentimentale, ma mantenendo comunque la sua "facciata" d'avventura.

Il tentativo di far immedesimare lo spettatore è qualcosa che ho amato davvero, ogni puntata non è infatti mai banale, ed ogni singolo episodio, anche quelli che potrebbero sembrare inutili, mirano invece a "raccontare" allo spettatore TUTTO ciò che succede all'interno del gioco, e nonostante potrebbe sembrare impossibile, in appena 15 episodi vengono raccontati ben 2 anni di storia, perché anche in una singola frase potrebbe celarsi un riferimento a cosa sia successo in un determinato arco di tempo. E' proprio per questo che amo quest'anime, perché ho indossato il NerveGear, perché ho sofferto, mi son ferito, ho trionfato, ho perso il senno e ho gioito insieme a i personaggi di quest'anime.

In molti, anche tra chi adorano quest'anime, criticano le ultime 10 puntate di questa serie, reputandole stupide, inutili, accusandole di aver rovinato l'anime, di cambiare totalmente genere... Beh, devo nuovamente dissentire, i generi rimangono gli stessi, l'immedesimazione aumenta, il "thriller" aumenta, la suspence aumenta, l'unica cosa a diminuire è il "tempo" della storia e l'ambientazione. Gli ultimi 10 episodi raccontano principalmente degli episodi avvenuti nell'arco di una settimana, per cui è normale avvertire un brusco cambiamento di velocità della narrazione, ma bisogna tener conto che non si tratta di una seconda serie, ma di un finale ben congegnato, un finale che invece di essere superficiale e durare 20 minuti, introduce una nuova ambientazione e dura ben 10 episodi. Non posso affatto lamentarmi di questi 10 episodi proprio per questa ragione, chiunque si lamenterebbe considerandoli come una serie a sé stante, peccato si tratti invece di un elaboratissimo e bellissimo finale. Unica "mancanza" di questo finale è il fatto che chiunque si sia immedesimato nei personaggi ma non gliene può fregà di meno di Asuna, si sentirà più "leggero" dato il fatto che non si rischia più la vita, e troverà molte azioni insensate. Chi invece, come me, adora Asuna, si sentirà sì più leggero, ma angosciato, con la sensazione di doversi sbrigare a terminare l'anime perché così come Kirito deve effettuare una corsa contro il tempo, così noi cercheremo di vincere una corsa contro il tempo, e non potendola "effettuare" ci sbrigheremo a completare l'anime.

Guardatelo, fine della recensione.

No, scherzi a parte:

Trama: Ye Xiu è un giocatore professionista di Glory, un videogioco online nel quale è talmente bravo da essere stato soprannominato "Dio Xin". Il ragazzo è ormai venticinquenne, un età pensionistica per i videogiocatori professionisti, per cui viene costretto dal suo team ad una scelta drastica, rimanere in team solamente per allenare i suoi compagni o cedere il suo personaggio al nuovo capitano e ritirarsi. Xiu sceglie questa seconda opzione e non potendo entrare a far parte di un altro team di professionisti per un intero anno (a causa del suo ritiro), decide di creare un nuovo personaggio nel nuovo decimo server. Inizia così il suo sconvolgente ritorno su Glory, insieme a bizzarri compagni e ad un nuovo lavoro.

Commento: Un anime avvincente, dal primo all'ultimo episodio, ricco di passione ed adrenalina, il tutto accompagnato da una grafica ed una colonna sonora mozzafiato. La storia l'ho trovata interessantissima e piena di personaggi bizzarri. Che dire? Ho adorato quest'anime e lo consiglio a chiunque abbia una passione per i videogiochi, l'unica pecca è che voglio un continuo, almeno un altra serie, ma l'anime è uscito da poco, per cui non se ne sa nulla.

Trama: Kumiko Oumae è una studentessa delle scuole medie e fa parte della banda dell'istituto. E' ormai il suo ultimo anno alle medie, centinaia di persone fremono nell'attesa di scoprire i vincitori del torneo regionale e i qualificati per i nazionali. Kumiko e la sua banda vincono l'oro, un oro falso non riuscendo a qualificarsi per le nazionali, ma pur sempre un oro. Tutto intorno a lei i suoi compagni gioiscono, urlano, piangono, si abbracciano... Tutti eccetto Reina Kosaka, la quale piange per la disperazione, per essere riuscita a sfiorare i nazionali per poi ritrovarsi con il proprio sogno infranto, ma Kumiko non riesce a capire i suoi sentimenti, dopotutto avevano pur sempre vinto l'oro...

Per Kumiko arriva il momento di iscriversi alle superiori, ma la ragazza decide di avere un nuovo inizio, voleva lasciarsi alle spalle i propri compagni e la musica, così decide di entrare al liceo Kitauji, sconosciuto in campo musicale e dove nessun suo compagno avrebbe avuto ragione di iscriversi, o almeno così pensava. Nonostante Kumiko abbia optato per un nuovo inizio sembra quasi che la banda la chiami, che la musica la chiami, e come se non bastasse scopre che al Kitauji tutti sarebbe presto cambiato, un nuovo eccentrico professore intenzionato ad arrivare ai nazionali, nuovi studenti con una grande passione per la musica e la misteriosa Reina Kosaka, perché mai una ragazza con un così grande talento per la musica si è iscritta al Kitauji?

Significato del titolo: Il significato del titolo è molto semplice e racchiude gli elementi centrali dell'anime. Hibike = Suona, echeggia (Una traduzione libera potrebbe essere "Dai tutto te stesso!!" o ancora "Fatti sentire!"). Euphonium = Eufonio. Interessante l'uso di Eufonio nel titolo, si tratta di un basso, lo strumento suonato dalla protagonista, uno strumento quasi sconosciuto a chi non se ne intende.

Trovo interessante come 2 semplici parole riescano a descrivere (più o meno metaforicamente) l'intero anime.

Un anime incentrato sull'eufonio, ma che sarà mai? E' ambito? Chi lo suona lo vorrebbe davvero suonare o è stato costretto? Nonostante tutto però i personaggi continueranno a suonare (Hibike), a rialzarsi nonostante le sconfitte, e ce la metteranno tutta per farsi valere, per farsi sentire.

Commento: La storia dell'anime è interessante, ma si sviluppa ben poco durante la prima serie. Le canzoni sembrano andar migliorando, dando talvolta anche un accenno di brividi, ma non arrivano ad un livello sufficiente durante la prima serie. Il rapporto tra i personaggi, in un modo o nell'altro, tende a svilupparsi, ma non si capisce bene in che modo durante la prima serie.

Sono questi "durante la prima serie" il motivo per cui quest'anime non arriva neanche al 7, ma una seconda stagione è uscita e prima o poi la visionerò, pertanto passiamo alle altre caratteristiche.

Ho adorato la grafica di quest'anime, soprattutto per quanto riguarda gli occhi e le luci. I personaggi sono ben caratterizzati e non seguono gli schemi standard di caratterizzazione, arrivando a presentare un protagonista davvero realistico, ricco di insicurezze e perplessità, con i suoi momenti no ed i suoi momenti si, con i suoi momenti di indifferenza ed i suoi momenti di "luce". Il protagonista non è però l'unico personaggio ad essere ben caratterizzato, dopotutto si tratta di una banda, in soli 13 episodi si ha modo di conoscerne un bel pò. Ottima anche la strategia di obliterazione della maggior parte dei personaggi. Per quanto infatti vengano "descritti" molti componenti della banda, si tratta comunque di 65 membri "titolari" e molti altri che ambiscono a quel ruolo ed ovviamente, sia per motivazioni di tempo che di lucidità mentale dello spettatore la maggior parte dei membri della banda non viene proprio mostrata.

Consigliato a: Tutti gli amanti di anime musicali e/o con club.